Vi sveliamo qualche segreto di Shining, film cult della storia del cinema horror, grazie alla sua agghiacciante trama e per i suoi personaggi al confine tra realtà e soprannaturale.
Immaginate di essere con la vostra famiglia e di rimanere isolati da tutto, in una luogo ricoperto di neve e di non poter aver contatti col mondo esterno per mesi. Come reagireste? Questo è il filo conduttore di Shining, pellicola del 1980 di Stanley Kubrick, tratta dal romanzo omonimo di Stephen King, che narra le vicende della famiglia Torrance, della pazzia di un padre alcolizzato e di un bambino che si ritrova a dover combattere con qualcosa di soprannaturale.
Shining: la trama del film horror
La storia di Shining si apre con il padre, Jack Torrance, scrittore fallito in eterna fase creativa, che accetta di lavorare come custode invernale nel famoso Overlook Hotel. L’ubicazione dell’hotel è a dir poco singolare, disperso tra le montagne del Colorado, viene descritto come un’oasi di pace immerso nel candore della neve.
Qualcosa di oscuro, però, si annida tra le mura dell’Overlook. Il precedente custode pare sia impazzito a causa dell’isolamento prolungato, uccidendo la sua intera famiglia in preda ad un momento di follia omicida. Come reagirà la famiglia Torrance all’isolamento?
Shining: 11 curiosità che forse non sapevate!
• Per il ruolo di Jack Torrance, Stanley Kubrick considerò Robert De Niro e Robin Williams ma, non ritenendoli abbastanza psicopatici, la sua scelta si spostò su Jack Nicholson.
• Si racconta che sia stato lo stesso Kubrick a battere a macchina tutte le 500 pagine che si possono vedere sulla scrivania di Jack con scritto “All work and no play makes Jack a dull boy“, che tradotto letteralmente vuol dire “Troppo lavoro e niente svago fanno di Jack un ragazzo annoiato“.
Nella versione italiana la traduzione non è stata mantenuta andando a tradurlo con “il mattino ha l’oro in bocca”.
• Nel romanzo di Stephen King, la camera maledetta è la 217, ma nel film diventò la 237. Il motivo di questo cambio fu legata alla paura del gestore dell’albergo il quale aveva il timore che nessuno volesse più soggiornare in quella stanza!
• L’Overlook Hotel del libro di Stephen King, si ispira ad un vero hotel del Colorado, lo Stanley Hotel, dove lo scrittore e la moglie soggiornarono nel 1973. Da molti viene considerato uno degli hotel più infestati d’America.
• Jack Nicholson lavorò come pompiere volontario nel corso della sua vita. Quando venne il momento di girare la scena in cui rompe una porta con l’ascia, forse la più celebre del film, l’attore ruppe troppo velocemente la porta. Gli addetti dovettero sostituirla con una porta vera e nelle riprese di quella scena vennero rotte ben 60 porte!
• Stephen King rimase molto deluso da come Stanley Kubrick riportò su schermo la sua opera. Allo scrittore non piaceva molto Jack Nicholson nelle vesti di Jack Torrance. Nel libro, Jack inizialmente è un uomo buono. Nel film, invece, questo personaggio non è caratterizzato da bontà interiore.
• Il film è stato nominato a due Razzie Award (premio ai peggiori film dell’anno) nel 1981 per le categorie: peggior regia a Stanley Kubrick e
peggior attrice protagonista a Shelley Duvall.
• Nonostante si fosse lamentato del film svariate volte, Stephen King decise di apparire in un cameo come direttore d’orchestra nella scena della festa da ballo.
• Il labirinto innevato, che si vede nel film, era formato da 900 tonnellate di polistirolo e sale.
• Le riprese del film durarono più di un anno. Fu un periodo lungo e difficile per gli attori vista la meticolosità del regista. Il copione subiva continui cambiamenti tanto Jack Nicholson decise di imparare le battute all’ultimo momento giorno per giorno. Shelly Duval invece, che interpretava Wandy, subì uno stress tale che si ammalò e cominciò a perdere i capelli.
• In questo film fu utilizzato un metodo di ripresa rivoluzionario: la Steadicam, tecnica che ha cambiato la storia del cinema. Shining fu il primo film pensato apposta per questo tipo di camera.
Fonte foto: https://www.imdb.com/title/tt0081505/